Consulenza psicologica on line
Per una richiesta, inviare un messaggio wapp al mio numero di cellulare 349 8087107
Sono disponibile a ascoltare i bisogni psicologici delle persone e a impostare percorsi di aiuto a lungo termine a distanza: al telefono o in videochiamata, tramite wapp o altre piattaforme come meet o zoom.
La mia scelta non è dettata soltanto da criteri pratici, ma è frutto di una riflessione sulla natura della relazione di aiuto psicologico che porto avanti da più di vent’anni, quando cominciai alla fine degli anni novanta a studiare i primi scambi in chat (a quel tempo c’era Irc) e le prime discussioni di gruppo online.
Il rapporto tra uno psicologo e il suo cliente/paziente è una relazione caratterizzata da estrema intimità e confidenza che ha come strumento la parola.
Per questo, se pur tradizionalmente il mio mestiere si svolge in presenza delle due persone nella stessa stanza, la modalità di lavorare in remoto è sempre esistita (Freud stesso trattò alcuni casi per via epistolare) e è da sempre stata una scelta possibile nel caso di situazioni che rendevano impossibile il vedersi (trasloco del paziente in un’altra città, periodo di lavoro o di studio all’estero, condizioni di salute che rendono impossibile la mobilità,…).
In quest’ultimo periodo, segnato dalla pandemia, l'opzione del parlare a distanza con l’aiuto di piattaforme o semplicemente al telefono è diventata maggioritaria.
Questo ha permesso lo sviluppo di una maggiore consapevolezza rispetto a questo nuovo setting di lavoro e il mutare di questa possibilità da modalità “di emergenza” a modalità scelta per ragioni di comodità e opportunità.
La praticità di questo approccio è indubbia:
- diminuiscono le spese di gestione dello studio permettendo al professionista di contenere il costo delle sedute senza togliere nulla alla qualità del lavoro,
- permette ad un paziente/cliente di scegliersi il terapeuta che più sente vicino alla propria sensibilità, alle proprie esigenze, senza vincoli legati al territorio e alla distanza;
- riduce il tempo dedicato alla terapia alla singola ora della seduta, eliminando i tempi di viaggio, parcheggio, attesa.
Al di là degli aspetti pratici (comunque da tenere in considerazione), trovo che questo approccio apra delle possibilità di lavoro in alcune situazioni emotive dove il “chiudersi” rende difficile che il soggetto si rechi dallo psicologo (in adolescenza, in casi di isolamento sociale, …) e per quelle persone che hanno sviluppato con il computer e il telefono un rapporto non solo lavorativo, ma che usano questi mezzi come strumenti per costruire e mantenere relazioni spontanee di amicizia o sentimentali.
La situazione da remoto tende anche a parificare il rapporto tra il professionista e la persona, perché non si svolge sul terreno del professionista (lo studio) ma su un terreno che è casa per entrambi, dove non c’è un padrone e un ospite.
Questo può aiutare chiunque viva l’aiuto psicologico con la paura della dipendenza e della sudditanza.